Confartigianato Trasporti lancia al Governo la proposta di un patto per un autotrasporto merci sicuro, competitivo, meno inquinante e più efficiente.  
E il Ministro dei Trasporti e Infrastrutture Danilo Toninelli accetta e condivide il piano di Confartigianato Trasporti. Teatro dell’incontro la Convention nazionale di Confartigianato Trasporti dal titolo: ‘Innovazione tecnologica e normativa per un moderno assetto dell’impresa di autotrasporto’ organizzata venerdì 14 settembre a Roma e che precede l’Assemblea dei delegati provenienti da tutta Italia in programma domani.

Piena sintonia, quindi, tra il Ministro e Confartigianato Trasporti che propone un piano di rilancio della competitività, per il recupero della dignità e redditività delle imprese italiane di autotrasporto che punta sull’innovazione tecnologica e sulla sicurezza dei veicoli.

“Chiediamo – ha detto il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani al Ministro Toninelli – l’istituzione di un fondo ad hoc che finanzi un piano quinquennale di incentivi per la sostituzione degli attuali camion (il 65% dei quali sono Euro3 e classi inferiori) con veicoli Euro 6 e a trazioni alternative. Inoltre, sul fronte della sicurezza, sollecitiamo l’affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti alle officine private autorizzate dallo Stato, l’informatizzazione del sistema viario, l’obbligo di investimenti per la manutenzione costante a carico dei concessionari. Per tutelare le piccole imprese del settore, vanno garantiti tempi certi di pagamento da parte dei committenti e la ripubblicazione dei valori indicativi dei costi di esercizio”.

Inoltre il Presidente di Confartigianato Trasporti ha sollecitato al Ministro Toninelli una serie di impegni: aumentare l’importo di 38 euro delle deduzioni forfetarie per le spese non documentate, contrastare il contingentamento imposto dall’Austria ai camion in uscita dall’Italia, confermare per il 2019 i rimborsi agli autotrasportatori di una quota delle accise sul gasolio e le compensazioni per i pedaggi autostradali, iniziative per contrastare la concorrenza sleale dei vettori stranieri con controlli mirati per tutelare la sicurezza stradale.

A queste proposte il Ministro Toninelli ha risposto puntualmente con una serie di impegni:

“Farò di tutto per difendere la dignità degli autotrasportatori. La prima cosa da fare è interloquire costantemente: ci sono molti argomenti sul tavolo, li stiamo portando avanti tutti, alcuni da fare immediatamente come i rimborsi, ma anche altri che ridiano dignità e tutela ai nostri autotrasportatori”. Il ministro ha detto che «una riflessione è aperta sui tagli per il 2019 al rimborso accise gasolio, fra i più cari d’Europa, e sulle compensazioni per i pedaggi autostradali. Chiaramente dobbiamo muoverci verso un rinnovo graduale, senza strappi, del parco veicolare per rendere la mobilità più pulita e sostenibile. In questo senso la leva fiscale va usata in modo illuminato e concertato.  Abbiamo una interlocuzione stringente e stiamo mettendo grande impegno nei rapporti con il Mef per reperire piu’ risorse, cosi’ da aumentare i rimborsi forfettari per le trasferte. Non so se arriveremo a equiparare il rimborso a quello dei dipendenti autisti – e sto parlando della trasferta che vale 46 euro – ma spero di poter arrivare alla soglia di 40 euro, e arrivare almeno a 42 a partire dall’esercizio 2017″.

“Per il prossimo anno – ha aggiunto – è evidente che solo 60 milioni sui 240 del fondo autotrasporto non bastano. Per questo lavoreremo per reperire maggiori risorse, anche se servono vincoli e paletti per evitare gli abusi”.”Accetto la sfida del presidente Genedani sul Patto per l’autotrasporto italiano – ha aggiunto Toninelli – con l’obiettivo di una transizione completa e sostenibile verso veicoli sicuri e tecnologicamente innovativi, per raggiungere la mobilità a emissioni zero nel lungo periodo”. “Va anche ripensata – ha detto il Ministro – la normativa degli aiuti di Stato, notificando alla Commissione europea l’attivazione di tale misura pluriennale per ragioni ambientali. Sul fronte dei pedaggi – ha aggiunto Toninelli – questo Governo sta portando avanti una battaglia di giustizia senza precedenti nei confronti dei concessionari autostradali”. E ancora “per il distacco, in attesa della revisione del Pacchetto mobilità, dobbiamo fare come la Francia e la Germania che tutelano il loro trasporto nazionale: la direttiva Ue sul distacco prevede che se un impresa utilizza un lavoratore e lo manda in uno Stato membro, si debba poi rispettare la tutela del lavoro prevista da quello Stato. È necessario adeguarsi alle leggi dei Paesi in cui si va a operare per evitare la concorrenza sleale. Francia e Germania lo hanno fatto, sia sul cabotaggio che sui trasporti internazionali. Vogliamo difendere i principi della Road Alliance ed evitare le furberie di chi disloca un’impresa all’estero e poi la fa lavorare regolarmente nel nostro Paese”.
Toninelli ha poi aggiunto: “La tragedia di Genova ci richiama anche sul fronte trasporti eccezionali: dobbiamo tornare alla norma originaria sul testo unico indivisibile sulla tutela delle strade. Serve poi un’informatizzazione del sistema viario: costringeremo i concessionari a investire di più sulla manutenzione. La dignità della piccola impresa viene prima di tutto: ecco perché è necessario che il Mit torni periodicamente a pubblicare i costi minimi di esercizio, che sono poi i costi minimi di sicurezza e di tutela dei lavoratori che viaggiano. Lavoreremo anche per le garanzie dei pagamenti perché il rischio d’impresa non si può scaricare soltanto sui piccoli imprenditori”.
Toninelli ha concluso il suo discorso annunciando la convocazione a breve di un tavolo di confronto con il settore.

Secondo una rilevazione di Confartigianato, illustrata nel corso della Convention dal responsabile dell’Ufficio studi Enrico Quintavalle, l’autotrasporto italiano – in cui operano 91.838 imprese (di cui oltre il 65% sono artigiane e micro imprese) con 325.032 addetti, che trasportano 901,5 milioni di tonnellate di merci – subisce una serie di condizioni penalizzanti.

A cominciare dalla situazione delle infrastrutture: la spesa pubblica in opere stradali è diminuita del 10,9% in un anno e l’incidenza degli investimenti e manutenzioni sui ricavi netti da pedaggi delle autostrade in concessione è ai minimi, pari al 29,9%.

Gli autotrasportatori subiscono anche l’impennata del prezzo del gasolio che è aumentato ad agosto 2018 su base annua del 25,4% ed il più alto in Europa anche a causa del peso delle accise. Inoltre, la concorrenza sleale dei vettori stranieri ha fatto precipitare al 20,2% la quota di mercato degli autotrasportatori italiani nel trasporto internazionale delle merci.