Si iniziano ad intravedere i primi risultati della fortissima azione di Confartigianato Trasporti, tramite UNATRAS, nella complicata vertenza del settore dell’Autotrasporto, con gli insostenibili costi raggiunti dai carburanti. Ieri il Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, e di conseguenza di UNATRAS, Amedeo Genedani, nell’incontro di ieri con la Viceministra Teresa Bellanova ha discusso i testi delle norme che dovrebbero essere inserite nel provvedimento urgente che varerà il CDM.

 Sono stati chiesti provvedimenti emergenziale ad hoc per l’autotrasporto, con un adeguato aumento dell’attuale rimborso sulle accise e delle norme di settore necessarie al corretto riequilibrio delle condizioni di mercato delle imprese del settore, oltre ad una misura aggiuntiva per ristorare le imprese dai costi esorbitanti del caro-energia.

In questi giorni, stiamo chiedendo alla politica – dichiara Domenico D’Amico Presidente provinciale di Confartigianato - se abbia realmente una politica in merito alla situazione in cui è piombato l’intero settore dell’autotrasporto a causa dei rincari dei carburanti. Le risposte arrivate sino ad ora dal governo non sono sufficienti, come nel caso dei 15 centesimi di euro al litro di compensazione sul prezzo dei carburanti ipotizzati, che di litri ne utilizzano a migliaia ogni giorno, con aumenti del gasolio che hanno superato di molto 1 euro, si tratterebbe di una goccia nel mare assolutamente insufficiente per andare avanti. Per questo motivo come Confartigianato Trasporti abbiamo chiesto ad UNATRAS di proclamare il fermo dei servizi di autotrasporto a partire dal 4 aprile. Una soluzione che, responsabilmente, ci auguriamo arrivi come extrema ratio e che non si verifichi, perché significherebbe aver ricevuto risposte concrete certe da parte delle Istituzioni. Stavamo uscendo da più di due anni di pandemia, durante i quali gli autotrasportatori di merci hanno, nel vero senso della parola, tenuto in piedi il Paese, garantendo approvvigionamenti e spesso lavorando talvolta al limite della perdita, senza avere il camion carico nel viaggio di ritorno, al contempo i trasporti di viaggiatori sono stati falcidiati dallo stop del turismo e degli spostamenti. Poi sono arrivate anche le speculazioni, iniziate ben prima del conflitto tra Russia ed Ucraina, e tutti gli sforzi da noi compiuti se ne stanno andando in fumo. Stiamo subendo rincari talmente elevati che il pensiero, ogni giorno, è quello di dover valutare se perdere i clienti committenti, tenendo fermi i camion nei piazzali, piuttosto di lavorare in perdita e rimetterci per pagare dipendenti e rifornimenti ai mezzi. Ora confidiamo che gli impegni di ieri del Governo si trasformino in certezza perché a questi ritmi, nel giro di quindici giorni o al massimo un mese, molte imprese di autotrasporto non ce la faranno più e chiuderanno.

Una situazione di insostenibilità – ha chiarito Fabio Paolillo segretario provinciale di Confartigianato - che, paradossalmente, sta colpendo in maniera più dura gli imprenditori che, scommettendo su loro stessi, hanno provveduto a rinnovare il parco mezzi, acquistando veicoli ad esempio a metano sia liquido sia liquefatto, ed oggi si ritrovano costretti a fermarli, perché addirittura meno convenienti dei vecchi automezzi a gasolio, che pure sono diventati dei pozzi senza fondo che ingoiano migliaia di euro. Per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion occorrevano, il 21 dicembre 2020, 782 euro, il 21 dicembre 2021 952 ed il 13 marzo di quest’anno non bastano 1.320 euro; coloro che hanno veicoli a ecologici a metano compresso nell’ultimo anno si sono visti triplicare il costo del carburante e quelli a metano liquefatto LNG/GNL addirittura quadruplicare i costi del carburante. Nei giorni scorsi – continua Paolillo – come Confartigianato Puglia – abbiamo chiesto l’intervento dei Prefetti della Puglia sulla evidente situazione di crisi del settore, abbiamo chiesto il loro immediato impegno nel sollecitare il Governo e così è stato ed il lavoro della Bellanova va in questa direzione. Ringraziamo per questo i Prefetti pugliesi, ma sino a quando non si vedranno fatti concreti la categoria resta in stato di agitazione con il fermo già annunciato. Domani 19 marzo alle ore 10.30, Confartigianato Trasporti Puglia darà un saggio della propria compattezza e consistenza con la grande assemblea dei Trasportatori che si terrà nel Padiglione Confartigianato in Fiera del Levante per conoscere tutte le novità e le misure che il Governo andrà in queste ore ad assumere.