Dal prossimo primo gennaio oltre un milione di lavoratori dell'artigianato e delle piccole imprese potranno contare su un nuovo fondo nazionale integrativo di assistenza sanitaria.

E' questo il frutto di un accordo, raggiunto nella tarda serata di martedì, tra Confartigianato con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Il fondo fornirà ai lavoratori prestazioni sanitarie integrative a quelle del servizio sanitario nazionale. La contribuzione prevista da parte del datore del lavoro è pari a 10,42 euro al mese per lavoratore per dodici mesi all'anno, per un totale di 124 euro annui.

Si tratta di un importante accordo che aggiunge un ulteriore tassello al mosaico di un Welfare integrativo indispensabile per sostenere imprese e lavoratori nell'arco della vita professionale e personale. In questo senso anche le prestazioni sanitarie che erogherà il fondo sono un diritto contrattuale esigibile. In un momento storico di crisi economica e salari bassi, il Fondo sanitario serve anche a compensare quei costi che la collettività non riesce a sostenere, nonostante la nostra sanità, per fortuna, continui ad essere una delle migliori al mondo.

In più è stato previsto che la contrattazione regionale possa implementare le prestazioni stesse dell'accordo nazionale, un fatto questo che consentirà di modulare al meglio le esigenze dei lavoratori nei singoli territori.