... "La regola da seguire è in fondo molto semplice, è una regola di rispetto: comportiamoci tutti, come funzionari del fisco, così come vorremo essere tutti trattati come contribuenti."
Questo è un passaggio fondamentale della lettera da Lei inviata, nei giorni scorsi, al personale dell'Agenzia.
Nella sua missiva, Direttore, riesce a toccare gli aspetti fondamentali dell'essere Stato, dell'essere cittadini.
Ancor di più nell'anno in cui celebriamo il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, questo suo messaggio, nel richiamo all'assunzione individuale delle responsabilità e, più in generale, al recupero di quel senso civico che è base della comune appartenenza, rappresenta un contributo importante alla riflessione di ciascun cittadino.
E' un monito ad evitare scorciatoie o deroghe alla responsabilità, necessario, ancor di più oggi in cui sembra prevalere la cultura del "tanto così fan tutti", "tanto non sei tu che paghi". Se coltiviamo questo atteggiamento, diveniamo esempio dannoso per i nostri figli, fino a modificarne la capacità di distinguere il bene dal male, di discernere i diritti dai doveri, di mutare il giusto
spazio della libertà personale in prevaricazione di quella altrui.
Credo, dunque, che la Sua lettera possa aiutare il cittadino a recuperare quella fiducia nell'azione dell'amministrazione pubblica e in chi la gestisce fondamentale in ogni democrazia. La fiducia del cittadino nello Stato e dello Stato nel cittadino rappresenta un valore base della convivenza civile su cui coltivare i sogni e i progetti di una Nazione attenta ai propri giovani e al
loro futuro.
Solo con la reciproca fiducia tra Stato e cittadini basata, però, sul rispetto e sulla convinzione che ogni singolo è parte integrante dello Stato avremo la certezza che i furbi, gli arroganti, i prevaricatori non verranno premiati e non avranno il privilegio delle telecamere.
Direttore, siamo convinti che solo un cambiamento culturale di tutti, in primis delle istituzioni a cui i cittadini quotidianamente si rivolgono come l'Agenzia da Lei diretta, costituisca quel substrato necessario per una crescita armoniosa della società e dell'economia e alimenti in tutti l'orgoglio e la consapevolezza di appartenere ad un grande Paese.
Una strada, quella della responsabilità individuale, impervia, tortuosa, irta di ostacoli e di vischiosità ma che credo sia l'unica che ci permetterà, tutti assieme - istituzioni e rappresentanze delle società civile - di garantire un futuro ai nostri figli.
Sappia che Confartigianato sarà, su questi principi, sempre al fianco di chi li coltiverà con perseveranza e determinazione.

                                                                                 Claudio Miotto, Vicepresidente di Confartigianato con delega alle politiche fiscali